01 Ago 2016

DECRETO 26/6/2015 “REQUISITI MINIMI” E PONTI TERMICI

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Legge 90/2013 e Decreti 26 giugno 2015:

Il 15 luglio 2015 scorso sono stati pubblicati i Decreti Attuativi della Legge 90/2013 (Recepimento a livello nazionale della Direttiva 2010/31/UE sulla prestazione energetica degli edifici). I tre Decreti attuativi affrontano tutti gli aspetti inerenti l’efficienza energetica: i requisiti prestazionali minimi degli edifici, gli schemi di relazione tecnica di progetto e la Certificazione Energetica degli edifici.
Nel seguito si farà riferimento in particolare al Decreto 26 giugno 2015 “Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prestazioni e dei requisiti minimi degli edifici” (nel seguito indicato brevemente come “Decreto Requisiti minimi”).

Il Decreto Requisiti Minimi:

Il Decreto “Requisiti minimi” introduce requisiti nuovi e più severi, e si applica secondo le seguenti scadenze definite a livello nazionale in funzione della data di richiesta del titolo abitativo (permesso a costruire o assimilato):

  • dall’1/10/2015 si applicano requisiti e prestazioni “intermedi”;
  • dall’1/1/2019 per gli edifici pubblici si applicano i requisiti e le prestazioni “finali”;
  • dall’1/1/2021 i requisiti prestazionali “finali” andranno applicati anche agli edifici privati.

Come previsto dalla Direttiva europea, gli edifici nuovi o soggetti a ristrutturazioni importanti di 1° livello dovranno essere “edifici a energia quasi zero” (NZEB).

Edifici "NZEB":

L’edificio a energia quasi zero o NZEB (Nearly Zero Energy Building), è definito come un “edificio ad altissima prestazione energetica, (…). Il fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo è coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili, prodotta all’interno del confine del sistema (in situ)”. L’edificio NZEB è quello che soddisfa i requisiti “finali” in vigore dall’1/1/2019-2021 e i cui fabbisogni energetici sono coperti da fonti rinnovabili come previsto dal D.Lgs n.28 del 3 marzo 2011.

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Ponti termici:

Per “ponti termici” si intendono quelle zone dove si verificano disomogeneità del materiale (per esempio i pilastri all’interno delle tamponature in muratura) e variazioni di forma (per esempio angoli o spigoli). In queste zone vi è un incremento del valore dei flussi termici e una variazione delle temperature superficiali interne, con conseguente aumento della quantità di calore disperso attraverso le pareti o gli altri elementi di involucro.
Il parametro che caratterizza un ponte termico lineare è la trasmittanza termica lineica ψ (W/mK) che esprime il flusso termico specifico scambiato per unità di lunghezza. Per effetto dei ponti termici, il coefficiente di scambio termico H è calcolato come:

H=ΣjAjUjkLkψk

Analisi dei ponti termici:

Con l’ultima versione della UNI TS 11300-1, i ponti termici vanno valutati secondo calcoli agli elementi finiti secondo la norma UNI EN ISO 10211, non consentendo più il calcolo forfettario in funzione della tipologia costruttiva.
Pertanto, la necessità di valutazioni più approfondite unitamente a prestazioni tecniche più severe richieste dal Decreto “Requisiti minimi” rende il tema dei ponti termici un passaggio fondamentale della nuova normativa sull’efficienza energetica degli edifici.

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La risposta Bioclima Zero i ponti termici:

Lecablocco Bioclima Zero è la famiglia di blocchi multistrato in argilla espansa Leca e polistirene espanso con grafite per pareti ad alto isolamento termico in edifici ad energia quasi zero (NZEB).
Con i Lecablocco Bioclima Zero, grazie alla presenza dei pezzi speciali, è possibile mantenere l’isolamento termico omogeneo su tutto l’involucro verticale per minimizzare l’incidenza dei ponti termici.
Nelle pagine seguenti sono riportati gli abachi riferiti ai ponti termici “strutturali” su pareti in Lecablocco Bioclima Zero, con indicazione del relativo coefficiente di trasmittanza termica lineica ψe (W/mK).

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BIOCLIMA ZERO:

I Lecablocco Bioclima Zero18P, Zero23P e Zero27P permettono di realizzare:

  • Murature portanti armate anche per edifici da realizzare in zona sismica;
  • Murature di tamponamento in edifici con struttura portante a telaio in calcestruzzo o acciaio.

I Bioclima Zero dispongono di pezzi speciali studiati per:

  • mantenere l’isolamento termico omogeneo su tutto l’involucro verticale, per minimizzare l’incidenza dei ponti termici;
  • proteggere il pannello isolante assemblato all’interno del blocco, per garantire la robustezza e la durabilità nel tempo;
  • realizzare l’alloggiamento per i pilastrini verticali previsti per un efficace comportamento antisismico dell’edificio (muratura portante armata);
  • agevolare l’operatività di cantiere;
  • un Sistema Costruttivo completo.
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Schede tecniche:

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Muratura portante armata:

I Lecablocco Bioclima Zero (Zero18P, Zero23P e Zero27P) permettono di realizzare murature portanti anche in zona sismica.
La muratura armata prevede l’introduzione di armature verticali ed orizzontali all’interno della parete. La presenza delle armature incrementa la resistenza a flessione per azioni orizzontali (sisma) e la duttilità della parete, vale a dire la sua capacità di deformarsi oltre il limite elastico senza arrivare al collasso.

  1. Lecablocco Bioclima Zero18P;
  2. Striscia isolante adesiva da posizionare in ogni corso di malta orizzontale;
  3. Malta di posa;
  4. Tasca verticale da riempire con malta tipo M10;
  5. Traliccio metallico tipo Murfor, da posizionare ogni 2 corsi;
  6. Ferro ø 6 da posizionare ogni 2 corsi (murature armate in zona sismica);
  7. Blocco Angolo Esterno;
  8. Getto in calcestruzzo armato;
  9. Architrave Isolata con getto in calcestruzzo;
  10. Tavella Isolata da posizionare in corrispondenza degli elementi in calcestruzzo (cordoli di solaio);
  11. Blocco Jolly.
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Abaco dei ponti termici: 

Con i Lecablocco Bioclima Zero, grazie alla presenza dei pezzi speciali, è possibile mantenere l’isolamento termico omogeneo su tutto l’involucro verticale per minimizzare l’incidenza dei ponti termici.
Si riportano i valori del coefficiente di trasmittanza termica lineica ψe dei principali ponti termici strutturali (angoli di murature, cordoli di solaio e pilastrini realizzati nella muratura corrente) per le murature portanti armate realizzate con Lecablocco Bioclima Zero18P, Zero23P e Zero27P.

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Muratura di tamponamento - pilastri di spessore 25 cm:

I Lecablocco Bioclima Zero18P, Zero23P e Zero27P permettono di realizzare murature di tamponamento in edifici con struttura portante a telaio in calcestruzzo o acciaio di spessore 25 cm.

LEGENDA:

  1. Lecablocco Bioclima Zero18P, Zero23P o Zero27P;
  2. Striscia isolante da posizionare in ogni corso di malta orizzontale;
  3. Malta di posa;
  4. Traliccio metallico tipo Murfor, da posizionare ogni due corsi;
  5. Tavella isolata da posizionare in corrispondenza degli elementi in calcestruzzo;
  6. Angolo Tavella Isolata;
  7. Pilastro in calcestruzzo.
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Abaco dei ponti termici: 

Si riportano i valori del coefficiente di trasmittanza termica lineica ψe per le murature di tamponamento realizzate con Lecablocco Bioclima Zero18P, Zero23P e Zero27P in presenza di pilastri di spessore 25 cm.
I relativi particolari costruttivi sono risolti con i pezzi speciali (Tavella Isolata) che permettono di rivestire il telaio in calcestruzzo armato mantenendo la continuità e la protezione del pannello isolante in polistirene con grafite.

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Muratura di tamponamento - pilastri di spessore 30 cm:

Il Lecablocco Bioclima Zero18P permette di realizzare murature di tamponamento in edifici con struttura portante a telaio in calcestruzzo o acciaio di spessore 30 cm.

LEGENDA:

  1. Lecablocco Bioclima Zero18P;
  2. Striscia isolante da posizionare in ogni corso di malta orizzontale;
  3. Malta di posa;
  4. Traliccio metallico tipo Murfor, da posizionare ogni due corsi;
  5. Tavella isolata da posizionare in corrispondenza degli elementi in calcestruzzo;
  6. Angolo Tavella Isolata;
  7. Pilastro in calcestruzzo.
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Abaco dei ponti termici: 

Si riportano i valori del coefficiente di trasmittanza termica lineica ψe per le murature di tamponamento realizzate con Lecablocco Bioclima Zero18P in presenza di pilastri di spessore 30 cm.
Gli elementi “Tavella Isolata 14” e gli elementi ad angolo permettono di correggere i ponti termici in corrispondenza delle strutture in calcestruzzo armato, mantenendo la continuità di isolamento termico e la protezione del pannello isolante.

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